• conservazione delle Risorse Genetiche Locali: supportare gli allevatori che si impegnano nella conservazione delle razze locali a rischio di estinzione genetica, contribuendo alla preservazione della biodiversità zootecnica regionale;
• sostegno Economico agli Allevatori Custodi: garantire un adeguato livello di reddito per gli allevatori che lavorano con razze meno produttive, ma fondamentali per la conservazione dell’agrobiodiversità, al fine di prevenire l’abbandono di tali razze;
• promozione di un Modello Agricolo Sostenibile: favorire l’adozione di pratiche agricole sostenibili, mantenendo in vita modelli di allevamento che tutelano sia le tradizioni agricole locali che l’ambiente;
• incentivare la Diffusione delle Razze Locali: sostenere la diffusione e il mantenimento delle razze autoctone che, sebbene meno produttive, sono cruciali per la biodiversità agricola e per la sostenibilità a lungo termine delle pratiche agricole;
• impegno Annuale e Territoriale: stabilire un periodo di impegno annuale che copra l’intero anno solare, promuovendo la continuità e la stabilità nelle pratiche agricole sostenibili in tutta la regione.

Possono beneficiare delle agevolazioni agricoltori e allevatori, sia singoli che associati, nonché altri soggetti pubblici o privati.
I beneficiari devono rispettare alcuni criteri di ammissibilità, tra cui l’iscrizione della razza o popolazione a rischio di estinzione o erosione all’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, oppure la presenza nei Repertori o Elenchi regionali di risorse genetiche.
Inoltre, i capi devono appartenere a razze autoctone nazionali a rischio di estinzione o erosione, come l’asino dell’Amiata, il cavallo Bardigiano, il bovino Cabannina, il bovino Ottonese-Varzese, la pecora delle Langhe e la pecora Brigasca, con codice di allevamento regionale e iscrizione nei libri genealogici o registri delle rispettive razze oggetto d’intervento